Una delle cose che non dovrebbe mancare in una visita a Firenze è un buon bicchiere di vino prodotto nelle colline intorno.
Il vino a Firenze è sempre piaciuto, anche in tempi più antichi. Ma diversi erano i modi per consumarlo.
Se adesso lo gustiamo in qualche locale abbinato a qualche stuzzichino o specialità enogastronomica, nel passato il modo in cui avveniva la degustazione era molto diverso.
Ad un certo punto cominciarono a comparire in città, a partire dal Cinquecento, nei muri dei palazzi, delle piccole aperture a forma di piccola porta, munite spesso di sportelli e batacchi per bussare.
Il vino divenne infatti in quell'epoca terreno di vero e prorprio scontro commerciale fra le famiglie prorietarie terriere che comincirono a produrlo e, all'interno dei propri palazzi in città, cominciarono a ricavare una stanza al pianterreno per ospitare botti e damigiane in modo da poter smerciare il proprio prodotto agli avventori assetati.
Lo facevano tramite queste porticine, ogni famiglia assicurando di vendere il miglior vino in città.
Ogni buchetta del vino ha forme e caratteristiche proprie ed in città ne sono rimaste tantissime.
Alcune nel corso del tempo sono state chiuse, altre sono in cattive condizioni di conservazione, altre ancora sono state riaperte e anche riportate al loro antico utilizzo.
Una in particolare è tornata a nuova vita grazie all'artista Clet che nel suo studio in città ha una piccola buca del vino diventata una vetrina.
E' nata un'associazione che tratta la storia di queste finestrelle, le censisce e ne racconta la storia.
Questo è il loro sito https://buchettedelvino.org/home-1/home.html.
Buon bicchiere di vino a tutti!!
Foto dal sito inItalia
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